IN SALITA

A volte mi ritrovo qui, davanti a Lui, ferma, con le mani vuote, senza possedere neppure le briciole. Sto cercando di uscire da un periodo tanto, immensamente difficile. Sono in certi istanti sbalestrata, senza sostegno, come in una scala traballante senza appoggio, vagando e non riuscendo più a salire. (Lett. a Franci estate 1963)

Ho tanto desiderio di salire, ma la montagna verso l'alto è faticosa, e se Lui non mi tende la mano per aiutarmi io non riuscirò più a fare passi, e la sosta non la voglio, perché è sempre pericoloso infiacchirsi. (Lett. a Roberto 13 maggio 1963)

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